«Prima» poco mondana ma con Ciampi ospite Il presidente potrebbe incontrare i lavoratori. Molti i giovani artisti.
«Godiam la pace, trionfi amore: ora ogni core giubilerà». A guerra finita, Cretesi e Troiani intonano insieme questo canto liberatorio e gioioso. Canto di pace, di fratellanza, che è il cuore e il senso di Idomeneo re di Creta , opera composta da Mozart a 25 anni, che stasera alle 18 aprirà la prima stagione della Scala nell’era di Stéphane Lissner, unico sovrintendente straniero in 227 anni di vita del teatro, subito deciso a sottolineare l’impronta internazionale del tempio lirico più celebrato al mondo. Tanta curiosità quindi, e senza frontiere, per questa nuova Scala, dove stasera arriverà anche il presidente Ciampi, che nell’intervallo potrebbe incontrare i lavoratori scaligeri preoccupati per i tagli del Fus.
Il tenore Steve Davislim (Idomeneo) e il mezzosoprano Monica Bacelli (Idamante) alla prova generale (Ap)
ANTICONFORMISTA - Dopo diciannove anni di inaugurazioni tutte segnate dalla bacchetta di Riccardo Muti (che con Idomeneo siglò il Sant’Ambrogio nel ’90), ora l’onore del podio tocca all’inglese Daniel Harding, che con i suoi 30 anni si aggiudica il titolo di maestro più giovane per tanta «prima». Un direttore innovativo e anticonformista, dal ciuffo biondo e l’aria del folletto, che alle prove arriva in jeans e maglietta, meglio se con i colori del Manchester United, sua squadra del cuore. Debuttante assoluto anche il regista, Luc Bondy, che nello scontro tra uomini e déi del libretto stilato dall’abate Varesco, prende la parte dei primi, sottolineando quasi freudianamente il tragico tormento di un padre che involontariamente condanna a morte suo figlio. Un conflitto in cui il regista svizzero vede il riflesso della relazione tra il giovane Mozart e suo padre Leopold. Molti gli esordienti nel cast: da Steve Davislim, tenore australiano di fama internazionale, che qui è Idomeneo, alla svedese Camilla Tilling (Ilia) all’inglese Emma Bell (Elettra). Già apprezzata su queste scene invece, Monica Bacelli, che ha cantato nelle Nozze di Figaro dirette da Muti.
SUDORI FREDDI - «La preparazione di questa "prima" mi ha fatto venire i sudori freddi - confessa Lissner - In pochi mesi ho dovuto mettere insieme un cast degno di questo teatro ben sapendo che quasi tutti gli artisti di fama erano già impegnati altrove. Tant’è che in agosto stavo ancora cercando un tenore. Però ce l’abbiamo fatta. Questa comunque resta una stagione di transizione. Lavoro per una Scala sempre più aperta all’Europa. Idomeneo nasce in coproduzione con l’Opéra di Parigi e il Réal di Madrid». A tener alta la tradizione della casa però saranno i protagonisti di sempre, l’Orchestra e il Coro della Scala. Quest’ultimo, diretto da Bruno Casoni, è qui impegnato al massimo, e non solo vocalmente. Bondy infatti ha dichiarato di voler sottolinearne l’individualità di ciascuno. «Noi orchestrali sappiamo di essere ancora sotto tiro - interviene Ernesto Schiavi, violinista e direttore artistico della Filarmonica -. Ma nessun senso di rivalsa. L’Orchestra sta lavorando con il massimo impegno come ha sempre fatto».
ARTISTI - Insomma, quella che si annuncia, è una prima forse meno mondana ma certo fresca. «È bello che la Scala riparta con una forte presenza di giovani artisti - commenta Francesco Micheli, membro del neo Consiglio d’amministrazione scaligero -. Questo aiuta a rinnovare il pubblico». Certo stasera, di giovani, dati i prezzi dei biglietti (da 550 a 2200 euro), se ne vedranno pochi. L’alternativa è di mettersi in coda per i 140 posti del loggione in vendita a 50 euro l’uno. Oppure seguire la diretta gratuita sui maxischermi sistemati agli Arcimboldi e in Galleria. Per i meno giovani l’appuntamento è al Teatro Dal Verme, dove tra 1200 anziani siederanno anche Rosa Berlusconi, mamma del premier, e la poetessa Alda Merini. Per tutti gli altri la diretta è sulle onde di Radiotre, mentre Rai Trade annuncia di aver già venduto i diritti tv ad Arte per la Francia e alla Zdf per la Germania.
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